Oltre cento partecipanti da tutta Italia
Dal 31 maggio al 2 giugno 2019, la città dei Sassi ha accolto l’iniziativa “Matera Beauty Experience”, organizzata dal Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) nell’ambito del progetto religioso-culturale de I Cammini. Un grande evento che ha coinvolto oltre cento partecipanti da tutta Italia in diversi appuntamenti. Conferenze, visite guidate e inserti musicali – a cura dell’Accademia Ducale Centro Studi Musicali e degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Brienza e Sasso di Castalda – hanno posto al centro dell’attenzione la bellezza intesa come esperienza capace di generare e rigenerare le persone e l’ambiente, favorendone la crescita e lo sviluppo .
Il presidente del Meic, Beppe Elia, ha voluto trasmettere un significato ben definito al leitmotiv della manifestazione in occasione del seminario ‘Crescere con la bellezza’: “La bellezza è il più potente antidoto alla banalità, che è forse il vero male del nostro tempo. In una società nella quale prevalgono sempre di più logiche di possesso e di dominio, la bellezza può aiutarci a riscoprire la dimensione dell’amicizia, del tornare a riconoscerci reciprocamente al di là di ogni utilitarismo”. “Il Meic, attraverso i suoi gruppi sul territorio – ha rilanciato Elia – fa proprio questo: offrire alle persone occasioni di incontro con la bellezza che è radice e generatrice di umanità”.
Il vescovo Josè Tolentino de Mendonça, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, ha osservato che la bellezza racchiude uno sguardo a lungo raggio: “La bellezza obbliga a chiederci quali sono i nostri desideri, e non solo i nostri bisogni. La società consumistica, con le sue finzioni e le sue vertigini, promette di soddisfare tutto e tutti ma confonde la felicità con la sazietà: finiamo per ritrovarci pieni, satolli e addomesticati. La bellezza libera il desiderio dalla prigione in cui il consumo la rinchiude con il suo impulso alla soddisfazione immediata. Fuori da questa gabbia riscopriamo che la bellezza non serve a niente se non a farci continuare a essere umani”.