La Bibbia di Federico da Montefeltro
Il Rinascimento, periodo culturale ed artistico di massimo splendore in Italia, ha lasciato in eredità capolavori dal valore inestimabile. Tra questi si rintraccia la Bibbia di Federico da Montefeltro custodita accuratamente nella Biblioteca Apostolica Vaticana, con una tiratura limitata di 500 copie di cui solo 20 rimaste in Italia. Una riproduzione dell’originale è stata acquistata dal Museo diocesano di Acerenza e sarà esposta nel corso del mese di luglio 2019.
La Bibbia di Federico da Montefeltro è definita come una maestosa opera dell’arte della miniatura e rientra tra i numerosi e preziosi codici della biblioteca del duca di Urbino. L’opera imponente, per numero di pagine e grandezza, è suddivisa in due volumi dove risaltano 35 grandi scene miniate che tratteggiano gli incipit dei singoli libri biblici. Non si tratta meramente di miniature ma di pregiate opere di pittura, incorniciate in un passepartout pergamenaceo, che rievocano gli splendori dell’arte rinascimentale italiana.
Federico da Montefeltro commissionò la realizzazione dei volumi nel 1475 a diversi artisti rinascimentali. I volumi furono redatti da Ugo Comminelli da Mézières e decorati a Firenze in un breve lasso di tempo (1477-1478) da Francesco di Antonio del Chierico, miniatore di grande successo di allora, concesso temporaneamente con generosità al duca urbinate da Lorenzo de’ Medici. Alla messa a punto dell’opera contribuirono anche altri celebri miniatori come Attavante degli Attavanti, Francesco Rosselli e presumibilmente Davide Ghirlandaio.